Interrogazione a risposta scritta al
Ministro dell’interno e al Ministro della Giustizia
Dei senatori Perduca e Vita
Premesso che:
in data 23 aprile 2012, la
procura della repubblica distrettuale presso il Tribunale di Cagliari basandosi
su un’informativa della DIGOS di Cagliari del 13 aprile 2012, disponeva la
chiusura preventiva dei blog di aggregazione della Comunità musulmana italiana blog.libero.it/islamnuri
e blog.libero.it/islamitalia, nonché dei blog
ummusama.wordpress.com, islamo-il-monoteismo.over-blog.com e abulbarakat.wordpress.com;
considerato che:
la stessa DIGOS presso la questura
di cagliari provvedeva a comunicare in pari data a tutti i
fornitori di accesso ad internet italiani l’obbligo di impedire ai cittadini
italiani di aver accesso a tali blog;
che a tutta evidenza almeno tre dei
blog in questione (ummusama.wordpress.com, islamo-il-monoteismo.over-blog.com e abulbarakat.wordpress.com. ) non contengono alcun
materiale incitante alla violenza e all’odio razziale, né gli stessi
sembrano contenere alcun elemento in grado di portare alla fabbricazione
di materiale esplosivo, elementi tutti necessari per la configurazione del
gravissimo reato di cui all’art 270 quinquies del codice penale;
tra i blog in questione ve ne sono
alcuni che riportano la traduzione italiana del Corano;
che in particolare il sito islamo-il-monoteismo.over-blog.com riporta
materiali quali , poesie tratte dagli autori dell’islam, testi tratti da
scrittori di fede islamica nel corso dei secoli;
tra gli indagati figurerebbe il
cittadino italiano Luca De Martini, che si è contraddistinto per
iniziative volte all’integrazione razziale ed alla tolleranza interetnica e
religiosa, come appare da diversi documenti agevolmente reperibili in rete
e che con tutta probabilità, si tratta dello stesso responsabile
dell'associazione islamica El Hoda noto per alcune campagne sui diritti
dei musulmani: si era battuto per ottenere una moschea a Cagliari e aveva inviato al sindaco una lettera
sui valori dell'integrazione religiosa;
le fattispecie di reato non
evidenziano alcun legame con i blog sequestrati in via d’urgenza e che in tali
blog ( come ad esempio ummusama.wordpress.com )
gli articoli ed i commenti riguardavano le normali attività compiute da
appartenenti alla religione islamica tra i quali: consigli sull’educazione dei
figli, sull’igiene corporale, notizie tratte dalle agenzie di stampa sulle
decisioni delle Corti Italiane in tema di velo islamico;
la Costituzione protegge il diritto
alla libera confessione religiosa ed alla libertà di espressione, secondo
quanto previsto dagli articoli 19, 20 e 21 della nostra Carta Costituzionale
si chiede di sapere:
a quale titolo i blog (quindi spazi
virtuali) con nome e cognome di cittadini italiani, che non sembrano contenere
alcuna indicazione di costruzione di bombe ma anzi si segnalano per la
discussione su elementi religiosi e/o di vita quotidiano della comunità
islamica italiana o simili siano stati chiusi d’autorità in via d’urgenza e a quale
titolo cittadini italiani di fede islamica, che si sono sempre contraddistinti
per il dialogo interetnico, siano soggetti a procedimenti penali d’urgenza.
Perché non si sia scelta la strada
della eventuale cancellazione di frasi proibite anziché l’intera eliminazione
di forum di discussione nei quali la comunità islamica si ritrovava, atteso che
dall’analisi dei blog non appare alcuna evidenza di reato.
Il perché sia stato imposto a tutti
i fornitori di accesso ad internet l’obbligo di impedire l’accesso ai blog in
questione a tutti i cittadini italiani, privando cosi soggetti che non hanno
alcunché a che vedere con qualsiasi attività illecita di avvalersi di un
dialogo religioso e culturale, o di semplice discussione attraverso la rete
internet.
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